COS’È L’OSTEOPATIA NEONATALE E PEDIATRICA

baby e1424360399827PERCHÉ NASCE

Le strutture ossee del neonato sono molto morbide. Durante la fase del parto vengono sottoposte ad enormi forze quando spinte dall’utero contro le pareti del canale vaginale.

Il Cranio ed il Sacro, in particolare, le due ossa “chiave” per lo sviluppo armonico di tutte le strutture organiche del bimbo possono subire compressioni, torsioni e rotazioni. Queste si manifestano alla nascita con asimmetrie più o meno lievi del cranio-facciali o problemi meno evidenti.

Tali problematiche possono essere poi compensate in modo più o meno brillante dal sistema corporeo spontaneamente, oppure generare nel neonato una serie di problematiche come:

  • Difficoltà a poppare e a nutrirsi
  • Coliche o pianto eccessivo
  • Stitichezza e/o diarrea
  • Reflusso gastroesofageo e rigurgito
  • Iperattività del neonato
  • Disturbi del sonno
  • Nel bambino tali disturbi possono evolvere,se non trattati precocemente, in:
  • Otiti ricorrenti
  • Ritardo di sviluppo psico-motorio e ritardo nella parola
  • Problemi di apprendimento
  • Allergie ed asma
  • Cefalee
  • Scoliosi e problemi posturali
  • Dolori associati alla crescita
  • Malocclusioni
  • Problemi sinusali

STRUTTURA E FUNZIONE

L’Osteopata, tramite un’approccio manuale estremamente dolce, è in grado di “sentire” le disfunzioni presenti e di attuare le correzioni necessarie, sempre con altrettanta delicatezza, ripristinando il corretto equilibrio generale.

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Trattando in maniera preventiva tali squilibri, magari facilmente correggibili all’inizio, è più facile evitare che essi si manifestino successivamente nei problemi sopra elencati.

In alcune nazioni come Francia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti e Australia i trattamenti osteopatici sui neonati sono in vigore nei Reparti Maternità, anche a poche ore dalla nascita, e con ottimi risultati.

OBIETTIVO DELL’OSTEOPATIA PEDIATRICA

Agendo sin dai primi mesi di vita con l’osteopatia neonatale pertanto, sarà quindi possibile prevenire e/o monitorare quelle disfunzioni che in futuro potrebbero evolvere in patologie di più difficile risoluzione.

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