L’OSTEOPATIA COME ‘TAVOR’.

Alcuni pz tendono ad usare l’osteopatia come ‘ansiolitico’: in preda al panico per un dolore insorto improvvisamente o che non passa, spesso amplificato dalle fuorvianti informazioni reperite sul WEB, vengono in studio, io li tranquillizzo sul fatto che non ci siano problemi gravi e loro immediatamente si sentono sollevati…

Ma se da un lato ciò è gratificante per me (non è che abbiamo assurto al ruolo del vecchio medico curante di una volta?;-)), ed è di immediato sollievo per loro, tende talvolta a trasformarsi in un’ARMA A DOPPIO TAGLIO.

Questo perchè il pz, anziché seguire le mie successive indicazioni di trattamento, i consigli terapeutici, le indicazioni su eventuali altri tipi di terapie o esami, una volta “calmato” tende a rimuovere più in fretta possibile la causa del suo disagio EVITANDO DI RICERCARE IL VERO MOTIVO per cui si è recato da me.

Ma se non si cerca di CAPIRE LA CAUSA del problema, ovunque era sia, sia fisica che psichica, il PROBLEMA PRIMA O POI TORNERA’, e l’ effetto “Tavor” delle sedute osteopatiche si diluirà man mano nel tempo.

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Paolo Vetuschi

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