CASO DELLA SETTIMANA

Pz venuto per epicondilite che lo tormenta da mesi con forti dolori e parestesie anche notturne.

Il pz svolge un lavoro sedentario (ufficio) ma nel week end da sfogo alla sua motricità repressa (;-) con lavori di giardinaggio anche molto intensi.

Quindi facile capire perchè sia insorta l’epicondilite ma quando sono andato a testare la situazione è apparsa ben diversa da ciò che si poteva pensare.

In prima seduta controllo rachide cervicale, spalla, gomito,(le zone particolarmente interessate da un simile problema): sembra tutto ok.

Piccolo inciso, non è una vera epicondilite ma un’ IRRITAZIONE DEL NERVO RADIALE (ciò spiega le parestesie ed i dolori notturni).

In seconda seduta , (nessun miglioramento dopo la prima), ho notato una particolare rigidità del polso ed il pz mi ha riferito che PRIMA DELL’EPICONDILITE il dolore era localizzato SUI TENDINI DEI FLESSORI DEL III° E IV° DITO, infiammati dal lavoro manuale; successivamente l’infiammazione era diminuita.

MORALE: tutto era cominciato con l’infiammazione dei flessori delle dita (palmo della mano), questi hanno costretto il polso per settimane ad una posizione “di comodo” in FLESSIONE PALMARE, una specie di “mano cadente”.

I tendini degli estensori del polso e lo stesso nervo radiale, “stirati” più del normale dalla posizione del poso cadente si sono irritati (il nervo radiale sopratutto) determinando la sintomatologia.

Ho trattato i tendini infiammati del III° e  IV° dito, il polso, e ridato elasticità all’arcata di Frohse, quella irrigidita nella quale passa il nervo radiale.

Alla quarta seduta sintomatologia in quasi totale remissione, con un trattamento dell’epidcondilite senza…toccare il gomito!;-)

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Paolo Vetuschi

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